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I Cittadini e il Vecchio Faro

Nonostante l’area del faro sia interdetta all’accesso, i cittadini di Fiumicino e molti romani non l’abbandonano. Ogni giorno, d’estate e d’inverno, moltissime persone di tutte le età continuano a frequentarla. La piccola darsena, realizzata prima dell’avvio delle conferenze dei servizi, accoglie decine di piccoli natanti, gente di mare e appassionati della pesca sportiva. I moli in disfacimento sono frequentati da pescatori muniti di lenza. Molti ragazzi rendono viva l’area con la loro presenza. Un nutrito gruppo di giovani occupa simbolicamente un vecchio bilancione abbandonato (così vengono chiamati i nostri trabucchi) trasformandolo in un luogo di aggregazione sociale. Si moltiplicano le iniziative di comitati e collettivi che chiedono il recupero dell’area, la riaccensione del faro. La gente di fiumara, i residenti nel vecchio borgo del Passo della Sentinella, sollecitano l’amministrazione ad intervenire per ripulire le scogliere da tonnellate di rifiuti che ogni giorno vengono riversate dal Tevere. Si moltiplicano le iniziative di associazioni ambientaliste e comitati per la pulizia di questo lembo di costa, che nonostante tutto resta uno dei “luoghi del cuore” di molte persone.

Il Faro di Fiumicino è, infatti, un luogo fortemente simbolico ed è frequentato dai cittadini del territorio, numerosi artisti lo hanno ritratto nei quadri e nelle fotografie. E’ uno scenario ideale, dove vengono girati molti film e serie Tv.

A fronte dell’immobilismo delle istituzioni, solo parzialmente giustificate dal blocco imposto dall’autorità giudiziaria, i cittadini si attivano in modo diffuso e trasversale, dimostrando una notevole capacità di resilienza e sollecitano le istituzioni ad intervenire.

Figura 7. Cumuli di rifiuti nell’area del Faro

Figura 8. Iniziativa ecologista dei volontari