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Cenni Storici

Per secoli la foce del Tevere ha svolto la funzione di porta di accesso tra la capitale dell’impero Romano e le provincie di tutto il Mediterraneo. Il territorio è stato plasmato per adempiere a questo scopo.

Il porto della città di Ostia venne sostituito nel I secolo d.C. da un nuovo porto realizzato dall’imperatore Claudio e successivamente ampliato da Traiano con
una darsena interna e la realizzazione della Fossa Traiana o Flumen micinum (fiume piccolo) da cui prende il nome la città di Fiumicino. L’isola che sorge tra la foce e la fossa traiana, congiunge Portus con Ostia, passando per il Ponte di Matidia e le adiacenti terme, attraverso l’antica via Flavia dove tuttora è possibile ammirare i resti dell’antica necropoli. Dopo la caduta dell’impero Romano il litorale subisce una sorta di rinaturalizzazione. La linea di costa avanza notevolmente, a causa dell’apporto disedimenti da parte del Tevere, che con le sue inondazioni modella un territorio prevalentemente paludoso.

Figura 1. Il porto imperiale

I primi tentativi di bonificare l’area furono avviati dallo stato pontificio intorno alla metà dell’800. Le iniziative ripresero con l’insediamento a Roma della capitale del Regno, ma le difficoltà tecniche e la malaria ne decretarono il fallimento. I primi successi si ebbero grazie ai lavoratori ravennati giunti sul litorale nel 1884. L’impronta definitiva del territorio fu data negli anni ‘30 del ‘900, grazie alle nuove tecnologie meccaniche e le scoperte scientifiche del biologo Giovan Battista Grassi, che aveva individuato nelle zanzare, che infestavano le paludi, il vettore della malaria e indicato i primi sistemi di prevenzione.

Mentre Isola Sacra si caratterizza per l’attività agricola, il borgo di Fiumicino si distingue per la pesca: due elementi che ancora oggi fanno parte dell’economia del territorio.

Con la realizzazione dell’aeroporto internazionale Leonardo Da Vinci, inaugurato nel 1961, viene dato un forte impulso all’urbanizzazione che non è governata con strumenti urbanistici adeguati, facendo prevalere il fenomeno dell’abusivismo edilizio che darà l’impronta definitiva al litorale compreso tra le località di Ostia, Fiumicino e Focene. L’area nord del Comune di Fiumicino, invece, in cui l’attività agricola è ancora prevalente e in gran parte legata alla proprietà dell’azienda agricola Maccarese S.p.A. (di proprietà prima dell’Istituto Ricostruzione Industriale, IRI, e successivamente della famiglia Benetton), non viene aggredita da questo fenomeno.

Figura 2. Una Mappa della Bonifica

I segni di come l’uomo abbia da tempi antichi fortemente influenzato la natura del territorio alla foce del Tevere sono tuttora evidenti. Le aree archeologiche testimoniano queste antiche presenze e costituiscono un inestimabile e ancora poco valorizzato giacimento di beni culturali.

Attualmente, il delta del Tevere alterna tratti completamente rinaturalizzati che ospitano numerose specie vegetali e una fauna aviaria di grande interesse, a tratti interessati dalla presenza dei cantieri nautici e rimessaggi, da cui è possibile accedere al fiume e apprezzarne la bellezza paesaggistica.

La rete dei canali di bonifica realizzata quasi un secolo fa è ancora attiva, nonostante le difficoltà e le carenze di manutenzione. In assenza di interventi di compensazione, tale rete si è rivelata molto fragile. Il territorio originariamente punteggiato dai vecchi casali della bonifica, si è trasformato in una vera e propria cittadina. Spesso ancora oggi, essa patisce le conseguenze della fragilità della rete dei canali, oramai obsoleta.