Il settore crocieristico prima dello stop imposto dalla pandemia era in continua crescita ma ciò non è sufficiente ad affermare che la portualità crocieristica proposta da IP-Invitalia, non possa creare contrasti all’interno del network portuale del Lazio.

Spetta all’Autorità Portuale garantire un corretto equilibrio e regolare al meglio i rapporti tra le strutture portuale di Civitavecchia e Fiumicino, attraverso una specializzazione funzionale che possa evitare contrasti tra le due realtà e razionalizzare gli investimenti, così come invocato dal Piano Strategico Nazionale della portualità.

La presenza di un soggetto privato che realizza il suo “molo esclusivo” a ridosso della Capitale può produrre un vantaggio competitivo rispetto le altre compagnie crocieristiche ed innescare contrasti tra le due città laziali.

Anche la morfologia del territorio sul quale dovrebbe sorgere il Porto Commerciale ha dei fondali inadeguati ad accogliere le grandi navi. Questo dovrebbe spingere l’Autorità Portuale, impegnata a realizzare la prima parte del progetto, a fare un’attenta riflessione sul tema della sicurezza della navigazione e sugli elevati costi di manutenzione per i dragaggi necessari ad ottenere le profondità di sicurezza dentro e fuori dal porto.